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domenica 10 marzo 2013

Mancarsi

Mancarsi - Recensione

Molto, davvero molto carina l'idea conduttrice del libro, la perfetta storia d'amore due due persone che si sfiorano senza incontrarsi mai", come recita la copertina.
Dell'autore ho letto soltanto "Non avevo capito niente", con il protagonista Vincenzo Malinconico (che io comunque continuo ad identificare con l'Autore stesso) e parte del filone "usuale" di De Silva.
A quanto ho capito questo libro è un outsider.
Un avventurarsi dell'autore su altri lidi per la prima volta. Ciò giustifica forse la non perfetta maturità di diversi passaggi che aspirano ad un'elevata tenuta, non sempre raggiunta.
Gradevole scrittura, piacevole come De Silva sa essere, con passaggi e spunti davvero interessanti.
L'autoanalisi di Nicola che rimane male alle parole di Licia credo che sia lucida, esatta, profonda, chirurgica e allo stesso tempo amica, familiare e naturale. Come De Silva.
Riporto qui un passo:
"Non possiamo fare niente se in un momento non necessariamente solenne della vita, la nostra testa selezione un oggetto oppure un sorriso, una parola mangiucchiata, una smorfia (debolezza, forse vergogna), un gesto spezzato e piccolissimo che da allora in avanti diventa conduttore di un sentimento che ci accompagnerà negli anni a venire, anche se arriverà il giorno in cui ripensando a quell'oggetto, quel sorriso, quella parola o quel gesto non proveremo più nulla."

Consigliato a chi ha paura di ricominciare.

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