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venerdì 8 marzo 2013

Cosa sai della notte

Cosa sai della notte - Recensione

Davvero esagerata la recensione in retrocopertina che paragona la protagonista del libro a Clarice Starling e a Kay Scarpetta.
Non ho molta simpatia per i gialli, ma ne ho letti di molto belli e sicuramente di molto meglio.
Un libro che ho trovato pretenzioso, con spiegazioni sulla morale, sull'amore, sui rapporti umani.
Vi sono cose, secondo me, che non si possono spiegare. Si possono solo descrivere e solo se si sa farlo.
Un libro che mi è parso molto al di là delle potenzialità dell'autrice.
Ho trovato fastidiosa anche la ghettizzazione dei "gay", qui descritti come una categoria a sé, come se una serie di persone, per il solo fatto di preferire il sesso maschile a quello femminile, avesse una serie di tratti  personali in comune.
Sto ancora aspettando la ghettizzazione degli "etero" che a questo punto mi sembra solo doverosa.
Penso che Bologna abbia perso ormai da tempo la sua caratteristica di città viva, all'avanguardia, libera.
Ho frequentato Bologna e vi ho parzialmente vissuto per qualche anno e l'ho trovata una città triste e deprimente, che viaggia ancora sull'eco delle glorie del proprio passato.
Un po' come il PD.

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