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lunedì 25 febbraio 2013

Nudi e crudi

Bennett A. (1996) Nudi e crudi
Adelphi, Milano
Bennett, una vera sorpresa.
Incontrato per caso con La sovrana lettrice (assolutamente d-e-l-i-z-i-o-s-o- e recensito qui ), ho scoperto poi che in realtà lo avevo già incontrato,e più precisamente avevo incontrato già proprio questo medesimo libro e, ancora più precisamente, avevo pure cominciato a leggerlo in ambito lavorativo con una ragazzina dai mille problemi linguistici e ovviamente lo avevo scartato subito alla fine della prima pagina: troppo complesso, troppo ricco di doppi sensi, troppo intriso di umorismo.
Troppo nel senso che per chi ha problemi di comprensione linguistica è troppo. Non troppo e per la verità mai abbastanza per chi si vuole svagare con qualcosa di graffiante, intelligente, satirico e insomma un vero british humour come non se ne trova più.
Mi era rimasta comunque nel ripostiglio della mente la curiosità di scoprire come cavolo era andata a finire con quel furto assurdo a casa Ransome.
La parodia della signora che si autoistruisce di pseudopsicologia alla TV è f-a-v-o-l-o-s-a-.
Assolutamente raccomandato per una mattinata (il tempo di lettura totale) con un sorriso sulle labbra.
Yes!

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